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NEONATI ED IPOACUSIA

  • Immagine del redattore: omedra
    omedra
  • 9 nov 2017
  • Tempo di lettura: 2 min

Secondo l'OMS, l'ipoacusia neonatale è più frequente di quanto si pensi. 1 bambino su 1000 nasce con sordità congenita e 10 su 1000 lo diventano poco dopo la nascita.

Non è un problema da sottovalutare, perché da un corretto funzionamento del sistema uditivo, dipende lo sviluppo della capacità linguistica e comunicativa del bambino, influendo di conseguenza sul comportamento, lo sviluppo socio-emotivo e sull'andamento scolastico.

Per questo motivo, ormai quasi tutti gli ospedali si sono attivati per garantire uno screening uditivo neonatale: un esame non invasivo che permette di verificare il corretto funzionamento dell'apparato uditivo in maniera innocua e precisa.


Quali possono essere le cause?


  • in epoca prenatale: L'Ipoacusia del neonato può dipendere da infezioni contratte dalla madre in gravidanza. Malattie come la rosolia, la toxoplasmosi, citomegalovirus, herpes virus possono compromettere lo sviluppo dell'apparato uditivo del bambino, in quanto il virus è in grado di penetrare il filtro placentare. Oltre a queste malattie infettive, anche alcune sostanze tossiche assunte dalla madre in gravidanza possono essere dannose: gli antibiotici ototossici, il chinino, l’alcool, i barbiturici, i neurolettici e fattori fisici come i raggi x.

  • in epoca perinatale: le cause più gravi possono dipendere da ipossia e ittero. La sofferenza fetale al momento del parto può causare alterazioni a livello del sistema nervoso centrale che può essere accompagnata da sordità grave o profonda. Più si allunga il tempo di sofferenza fetale, più le probabilità di danni al bambino aumentano.

  • in epoca postnatale: le cause si identificano in infettive, traumatiche o tossiche. In caso di malattie infettive come parotite, meningoencefalite e morbillo si possono verificare danni molto gravi a carico dell'ottavo nervo e alla coclea. In caso di trauma cranico, si possono ravvisare complicanze quali danni al labirinto membranoso, lesioni delle aree uditive e vestibolari. Infine alcune ipoacusie dipendono dall'assunzione di farmaci ototossici.


Quali sono i segnali da non sottovalutare?


  • se il bambino non sobbalza in caso di suoni particolarmente forti;

  • se non reagisce al suono della voce;

  • se c'è un ritardo nello sviluppo del linguaggio;

ed in caso di bambini più grandi...

  • se il bambino chiede spesso di ripetere ciò che gli viene detto;

  • se il volume di radio o tv è molto alto;

  • se non risponde dopo che viene chiamato per nome;

  • se ha una voce particolarmente nasale;


in tutti questi casi è bene rivolgersi ad un otorinolaringoiatra per le opportune valutazioni.



L'ipoacusia neonatale non è un problema insormontabile, ma è bene conoscerne l'eventuale esistenza per attivarsi e porre il bimbo nelle condizioni migliori per sentire, attraverso l'utilizzo di opportuni apparecchi acustici, o in casi di sordità grave, di impianti cocleari.


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